Agenzia Vita Indipendente

Attività Anffas Brescia

Agenzia Vita Indipendente

La Legge 328/2000 prevede che, per ottenere in pieno l’integrazione scolastica, lavorativa, sociale e familiare della persona con disabilità, si predisponga un progetto individuale per ogni singola «persona con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, stabilizzata o progressiva», con cui creare percorsi personalizzati in cui i vari interventi siano coordinati, per rispondere in maniera complessiva ai bisogni ed alle aspirazioni della persona beneficiaria.

Nello specifico, il Comune deve predisporre, d’intesa con ASST, un progetto individuale, indicando i vari interventi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali di cui necessita la persona con disabilità. Si guarda, insomma, alla persona non più come ad un’utente di singoli servizi, ma come ad un uomo o ad una donna con le proprie esigenze, interessi e potenzialità da alimentare e promuovere.

Oggi, la Legge 112/2016, nota come “Legge sul Durante e Dopo di Noi”, individua proprio la redazione del progetto individuale quale punto di partenza per l’attivazione dei percorsi previsti.

L’Agenzia Vita Indipendente è stata promossa da Anffas Brescia nel 2021 con lo scopo di contribuire ad implementare cultura e metodologia della progettazione individualizzata e partecipata nel perseguimento di una vita indipendente per le persone con disabilità.

L’Agenzia si è dotata di un’équipe multi-disciplinare a composizione Anffas-Fobap: le due assistenti sociali del SAI sono affiancate da due educatrici professionali impiegate in unità d’offerta socio-assistenziali gestite da Fobap e da un medico psichiatra, socia dell’associazione, che presta la propria collaborazione a titolo di volontariato.

La progettazione si avvia con l’accoglienza della persona e della sua famiglia; prosegue con la loro conoscenza, approfondita attraverso una valutazione multi-dimensionale; segue la progettazione individuale, che prevede l’identificazione degli obiettivi e dei sostegni utili al loro raggiungimento; viene poi la delineazione delle risorse necessarie, nella forma del budget di progetto. In ognuna delle fasi è previsto il coinvolgimento diretto della persona con disabilità e dei suoi familiari. L’Agenzia si confronta inoltre con l’équipe del territorio (Comune e ASST) alla quale compete di farsi carico del progetto. Il lavoro dell’Agenzia si conclude con la condivisione del progetto individuale con tutti gli attori coinvolti e l’identificazione del case manager, che assume il ruolo di responsabile esecutivo del progetto. Più in generale, tra gli scopi dell’Agenzia c’è quello di sollecitare la nascita di analoghe esperienze strutturate all’interno delle amministrazioni pubbliche.

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