Amministrazione di sostegno, Interdizione, Inabilitazione… si tratta di espressioni che non sono così facili da capire. Anche in questo, però, ANFFAS ci dà una mano, grazie ad una guida scritta tenendo affiancate la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e la Riforma Cartabia. Sono due le principali novità introdotte da quest’ultima riforma (D.Lgs. n. 149/2022): per effetto dell’abrogazione dell’art. 375 del Codice Civile, il giudice tutelare diventa l’unico giudice competente al rilascio delle autorizzazioni agli atti di cosiddetta “straordinaria amministrazione” e il notaio può fare le sue veci, anche se non per tutte le autorizzazioni. In particolare, l’art. 21 attribuisce al notaio la competenza a rilasciare l’autorizzazione, in alternativa al giudice tutelare, per la stipula degli atti pubblici e scritture private autenticate (es. vendita/acquisto immobile, accettazione eredità o donazione, ecc.) nei quali interviene una persona minore d’età, interdetta, inabilitata o beneficiaria della misura dell’amministrazione di sostegno, ovvero aventi ad oggetto beni ereditari.
L’autorizzazione è comunicata da parte del notaio alla cancelleria del giudice tutelare, che sarebbe stato competente al rilascio della autorizzazione, e al pubblico ministero: una volta decorsi venti giorni senza che sia stato proposto reclamo, diviene efficace.
Per dare piena attuazione alle nuove competenze attribuite ai notai, a Brescia è stato siglato il “Protocollo d’intesa in materia di autorizzazioni relative ad affari di volontaria giurisdizione”.