L’art. 20 della Legge 18/2009 e l’art. 381 del DPR 495/1992 garantiscono la mobilità personale e le agevolazioni relative a strutture, contrassegno e segnaletica per la mobilità delle persone con disabilità.
Nella guida di Anffas Nazionale che presentiamo oggi, trovate indicazioni su:
- agevolazioni per i servizi di trasporto pubblico (ferroviario, aereo, via mare e vie navigabili interne);
- patenti di guida speciali;
- agevolazioni relative al settore auto – contrassegno, sosta, parcheggio riservato;
- agevolazioni fiscali per il settore auto.
In merito a quest’ultimo punto, ricordiamo che possono usufruire di tali agevolazioni le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, solo se titolari di indennità di accompagnamento e del riconoscimento di cui all’art. 3, comma 3, l. 104/1992 e che i requisiti per fruirne devono essere riportati sul verbale di accertamento di invalidità civile rilasciato dalla Commissione medica.
Se la persona è fiscalmente a carico di un familiare, è il famigliare stesso a beneficiare delle agevolazioni. Se il reddito della persona con disabilità supera il limite stabilito (che per l’anno 2023 è pari a €2.840,51 o ad €4.000 per i figli di età non superiore a 24 anni), le agevolazioni spettano unicamente alla persona con disabilità, alla quale devono, quindi, essere intestati i documenti di spesa.
Per ottenere il contrassegno, la persona con “capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta” (incluse le persone con disabilità psichica che non possono essere considerate autonome nel rapporto con la mobilità e la strada) deve essere in possesso della certificazione medica rilasciata dall’ufficio medico-legale dell’ASL di appartenenza o, in alternativa, del verbale di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, “handicap” e “disabilità” che riporti esplicitamente la ridotta capacità deambulatoria.
Può capitare che sui verbali di accertamento di invalidità civile e/o di handicap non sia esplicitamente riconosciuto il diritto alle agevolazioni fiscali o al contrassegno di circolazione e sosta, pur in presenza dei requisiti per ottenerli.
In questi casi, è possibile richiedere all’INPS l’integrazione del verbale oppure la rettifica dello stesso in via di autotutela.
Per avere maggiori informazioni su come procedere potete contattare le assistenti sociali del nostro SAI.